Il decreto sul Made in Italy è in fase di elaborazione

Si prevede la creazione di un registro nazionale della blockchain e lo stanziamento di risorse per il programma Nuova Sabatini

Il Governo italiano riconosce il valore della tecnologia blockchain, o distributed ledger, come strumento prezioso per il Made in Italy, in quanto consente di tracciare l’intera filiera produttiva e di garantirne l’autenticità. Per raggiungere questo obiettivo, il governo prevede di istituire un catalogo nazionale presso il Ministero delle Imprese (Mimit) per registrare le soluzioni blockchain conformi alle normative vigenti, come descritto nella bozza del disegno di legge sul Made in Italy esaminata da Public Policy.

La nuova bozza di decreto: il catalogo nazionale

La bozza del decreto Made in Italy prevede anche il rifinanziamento della Nuova Sabatini, nonché la possibilità per il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) di acquisire quote di società nazionali ad alto potenziale o che abbiano un’importante rilevanza sistemica per il Paese.

Per quanto concerne l’istituzione del catalogo nazionale delle soluzioni blockchain, la bozza di decreto prevede che il Ministero delle Imprese, in collaborazione con AgID, definisca gli standard tecnici che le tecnologie devono soddisfare per essere inserite nel catalogo e stabilisca le modalità per la sua gestione.

Per finanziare il funzionamento del catalogo, coordinarsi con le istituzioni europee e nazionali competenti, condurre attività di censimento e verifica e promuovere casi d’uso specifici sulla tracciabilità dei prodotti italiani, saranno stanziati 400.000 euro all’anno.

Il catalogo nazionale avrà anche il compito di registrare le infrastrutture che soddisfano i requisiti dell’European Blockchain Service Infrastructure (EBSI), al fine di promuovere la creazione di una rete basata su tecnologie distribuite e favorire l’interoperabilità con le soluzioni sviluppate nell’ambito dell’Italian Blockchain Service Infrastructure (IBSI).

Sostegno alle imprese: contributi a fondo perduto

In merito al sostegno alle imprese nella tracciabilità dei prodotti, la bozza di decreto prevede che il Mimit conceda contributi a fondo perduto pari al 70% delle spese sostenute per progetti che riguardano l’applicazione, lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie basate su registri distribuiti per garantire la tracciabilità delle filiere produttive del “Made in Italy”.

Sarà possibile richiedere un voucher per la consulenza e la formazione sulla digitalizzazione dei processi produttivi basata sui registri distribuiti o per l’acquisto di servizi di tracciabilità. Per attuare questa misura, il Fondo per la crescita sostenibile sarà incrementato di 50 milioni di euro nel 2024.

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Investimenti in capitale di impresa

Per sostenere la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali, tra cui l’approvvigionamento di materie prime ed energia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sarà autorizzato a investire, a condizioni di mercato, nel capitale di imprese nazionali ad alto potenziale o che abbiano già raggiunto una rilevanza sistemica, generando significative esternalità positive per il Paese e riducendo i costi di coordinamento tra gli attori delle filiere coinvolte. I finanziamenti per questo meccanismo non sono ancora stati quantificati.

Sono previste risorse per il rifinanziamento della Nuova Sabatini, un incentivo che facilita l’accesso al credito delle imprese per gli investimenti in beni strumentali. Questo garantisce continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese e contribuisce a risolvere le difficoltà legate al progressivo aumento dei tassi di interesse.

Scuola superiore del Made in Italy e Giornata nazionale

Il disegno di legge prevede anche l’istituzione della scuola superiore del Made in Italy al fine di favorire l’allineamento tra domanda e offerta di lavoro fornendo conoscenze, abilità e competenze relative al settore. Inoltre, il 15 aprile viene istituita la “Giornata nazionale del Made in Italy” per celebrare la creatività e l’eccellenza italiana e riconoscere il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della nazione e del suo patrimonio identitario.

L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla promozione e la tutela del valore e delle qualità uniche delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.

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