Una breve guida di riferimento per migliorare la propria capacità oratoria durante un evento pubblico, focalizzando l’attenzione su una serie di piccole ed essenziali regole e consigli

La prima volta che mi hanno chiesto di parlare in pubblico, non ho dormito per un mese. Ora è passato qualche anno, ho accumulato circa una cinquantina di eventi come relatore o speaker, e le cose sono molto migliorate: ora non dormo per qualche settimana.
L’ansia di parlare in pubblico, per un introverso come me, il cui maggior piacere è passare le serate a lavorare da solo al computer, è qualcosa che non si può mai pienamente sconfiggere. Si può però controllare e indirizzare per trasformarla in tensione e energia positiva. D’altra parte avendo partecipato a diversi eventi sia in veste di relatore che partecipante, ho avuto modo di apprezzare dal vivo cosa renda una presentazione memorabile, e cosa invece inevitabilmente renda anche l’argomento più interessante soporifero e mortalmente noioso.
Questo è quindi il mio personalissimo handbook, da leggere e magari riprendere in mano per prepararsi in vista del prossimo evento.

Public speaking 101: le regole base

Per prima cosa, impara le regole, e seguile:

  • Parla del contenuto e non del medium (non usare i termini come “in questa presentazione” e “ guardiamo questa slide” ma privilegia il contenuto delle stesse: “oggi scopriremo”, “ricordate questo grafico”, “parliamo oggi di questa tematica”, “soffermiamoci su questo caso”).
  • Le persone non sono qui per te, ma per quello che tu puoi raccontare. Evita una tediosa intro sui tuoi successi o sul tuo percorso, introduciti rapidamente con nome, posizione, azienda, progetto, e poi focalizzati sul motivo per il quale tu e la tua audience vi trovate lì.
  • Organizza il contenuto secondo questa logica:
    – Quello che stai per raccontare;
    – Il racconto;
    – Quello che hai raccontato.

Hard work: il lungo viaggio della tua presentazione

Uno speech di successo è definito dalla seguente equazione:

SP=Kw

Dove:

SP = Successful pitch (presentazione di successo)
K = Knowledge (conoscenza dell’argomento)
W = Work (il lavoro di preparazione)

Il lavoro di preparazione è il vero elemento differenziante per la buona riuscita di una presentazione in pubblico. Traspare, si percepisce a distanza, ed è quello che distingue un presentatore professionista dal presentatore della recita scolastica a fine anno scolastico.
Appena fissata quindi la data per il tuo intervento, inizia a lavorarci con costanza ogni giorno, anche solo dieci minuti, se non puoi fare di meglio, ma in modo continuativo.
Scegli il titolo della presentazione, stendi l’agenda, fissa quelli che saranno i pilastri della presentazione. Deve diventare un membro della tua famiglia fino al giorno finale dell’evento.
Personalmente una delle prime cose che faccio è buttare giù una bozza testuale, in modo molto istintivo. Quella sarà la mia guida, che affinerò fino alla versione finale. Molto spesso poi la presentazione si discosta da quanto avevo scritto su carta, ma questo mi aiuta a memorizzare e a avere una chiara traccia da seguire, che oltretutto posso anche leggere in treno, in pausa caffè, la sera a letto, senza necessariamente imbastire un’oratoria.

Mini-speech: prove generali

Appena possibile, prova la tua presentazione davanti ad un pubblico ristretto (fidanzato/a, amici, famiglia, team) e recepisci i loro feedback. Osserva le loro espressioni e analizza il loro coinvolgimento. Spiega loro cosa volevi comunicare, e fatti dire se ci sei effettivamente riuscito. Internalizza il loro riscontro, e aggiorna la presentazione.

Know your tools: utilizza al meglio i tuoi strumenti

Impara a usare Power Point, Keynote, Prezi o qualsivoglia strumento tu stia usando per preparare le tue slide. Devi usare le tue energie e il tuo tempo per preparare il materiale, non per fare pratica per imparare a utilizzare un software.

Know Your Audience: conosci il tuo pubblico

Adatta il tuo contenuto al tuo pubblico. Parlare davanti ad una platea di manager è diverso che farlo davanti a una classe di studenti, presentare a studenti di informatica è diverso rispetto al presentare a studenti di economia, parlare davanti ai tuoi colleghi è diverso rispetto a farlo davanti ai competitor della tua industry. Non riciclare le presentazioni di volta in volta, ma crea contenuti unici su misura per ogni occorrenza.

Keep it simple: pulito e lineare

Evita imbarazzanti animazioni, slide con frecce e processi complicati, transizioni sfumate e caratteri da festa delle medie. Stile semplice, pulito, razionale e ordinato. Evita i macro blocchi di testo, privilegia suggestioni visuali, video, grafici, rappresentazioni. Se proprio devi mettere del testo, sintetizza, e leggilo poi a voce alta, perché le persone o ascoltano te o leggono quello che è scritto sulle slide, mai entrambi. Mai come in questo caso less is more.

Change your PoV: l’importanza del punto di vista

Mettiti nei panni del pubblico, sia fisicamente (se mi aspetto una sala da 200 posti gremita, sono certo che la presentazione sarà leggibile anche dalle ultime fila?), che in senso figurato (sto usando un linguaggio comprensibile, privo di tecnicismi, alla portata della platea?). Sei certo di risultare comprensibile anche a chi non sa nulla dell’argomento che tratterai?

No compromise: sempre al massimo

Non accettare compromessi sulla qualità del tuo lavoro. Se non sei soddisfatto, prova ancora. Cambia il materiale. Cambia esposizione. Se tu non sei al 100% soddisfatto, non pensare che possa esserlo il tuo pubblico. Se non è un deciso sì, allora è un no.

Study by heart: mai impreparato

Devi conoscere la presentazione a memoria. Guai a farsi sorprendere dalle slide (hai presente quell’attimo di esitazione che si percepisce nel relatore quando, girata la pagina a video, resta qualche frazione di secondo sospeso, cercando di riprendere il filo del discorso?). Anticipa la presentazione e introduci il tema successivo ancora prima che appaia a schermo.

Get the space: conquista il tuo spazio

Se ti è possibile, vai a prendere visione del luogo dove dovrai tenere la presentazione, e ambientati in esso. Calca il palcoscenico, parla a voce alta e senti il suono della tua voce nello spazio. Osserva le luci, prendi confidenza sia del tuo punto di vista che di quello dello spettatore. Prima dello speech, scalda la voce, parla a voce alta e disinvolta. Calati nella parte come un attore di teatro prima dell’esibizione. Se fai parte anche dell’organizzazione dell’evento, rendi l’esperienza piacevole ai tuoi ospiti: password della wi-fi disponibile, prese elettriche per ricaricare cellulari a portata di ogni postazione, acqua e caffè. Persone a loro agio sono persone che ti ascolteranno in modo aperto e positivo.

Smile: una risata salverà il mondo!

Sii divertente, allegro, sorridi, e se possibile fate sorridere. Una presentazione positiva è una presentazione che si ricorda, che resta impressa. L’entusiasmo e la positività sono contagiose e ti rendono piacevoli agli occhi di chi ti guarda.

Keep it real: c’è un mondo là fuori

Resta nel mondo reale e porta casi di vita vissuta, aneddoti. Rendi l’argomento che stai trattando concreto e tangibile, vicino alla vita delle persone.

Interact: coinvolgi

Interagisci con il tuo pubblico. Trattali da persone vere e non sagome di cartone. Trova occasioni per interagire con loro e rendili co-attori dell’evento, non meri spettatori.
Sii una presenza reale sul palco, non chiuderti dietro un leggio, dietro un tavolo da lavoro, non restare impalato ai margini dello schermo, ma conquista il palcoscenico anche con la tua presenza.

Look: osserva

Mai guardare le slide, mai guardare il vuoto, mai guardare per terra. Guarda le persone negli occhi. Studia l’attenzione della sala. Se vedi persone chine sui loro smartphone, o sguardi spaesati, cambia ritmo, crea un diversivo, fai una battuta. Riporta il fuoco su di te, riporta le persone in sala, non lasciarle vagare nei loro pensieri. Ricordati che la presentazione è un dialogo e non un monologo.

Be bold: credi in ciò che dici

Per essere convincente devi essere convinto tu, prima di tutto. Devi credere e sposare fermamente la causa che stai esponendo (se non è così, passa la palla a qualcun altro, non è consigliabile mentire davanti a duecento persone). Mettici la faccia, e difendi il tuo lavoro e ciò in cui credi. Argomenta in modo fermo, ma non cedere a eventuali provocazioni o domande volutamente sibilline. Se necessario, rispondi elusivamente invitando a un successivo approfondimento uno a uno.

Ho assistito ad una presentazione di Steve McCurry (il famoso fotografo di Natural Geographic). Al momento delle domande, dal pubblico qualcuno ha alzato la voce “Steve, I believe some of your pics are staged”, ovvero accusandolo di creare scatti su misura, spacciandoli per momenti autentici. Beh, il fotografo non l’ha presa bene, ha chiamato lo spettatore sul palco e, in modo molto fermo, gli ha chiesto di fornire le prove per quest’accusa infamante. Lo spettatore è rimasto impietrito, non potendo fare altro che balbettare scusa. McCurry ha dimostrato di non transigere sulla qualità e non scendere a compromessi con l’onestà del suo lavoro. Ha fatto seguito una fragorosa standing ovation.

Be Vulnerable: sincerità al primo posto

Sei una persona in carne ed ossa e pertanto non esente da difetti e da limiti. Esponiti al pubblico in modo sincero, reale, non costruito, e accetta di non essere onnisciente. Accetta e abbraccia l’imprevisto in modo positivo. Non presentarti come un super eroe, ma piuttosto abbassati al livello di un umile testimone al servizio della tua platea.

Study: impara dai maestri

Studia. Guarda le grandi presentazioni del passato, i keynote famosi, Ted Talk (te ne suggerisco un paio: Steve Jobs, Twoodo, Chris Anderson). Crea una tua libreria personale che ti dia ispirazione prima di un evento. Ispirati a personaggi che ammiri e dei quali apprezzi lo stile e l’oratoria.
Partecipa a presentazioni ed eventi e osserva e memorizza quello che ti piace e quello che invece non funziona e non ti conquista.

E adesso: vai là fuori e prenditi quello che ti spetta! Sarà un grande successo! Puoi salvare quest’articolo tra i tuoi preferiti e consultarlo prima di ogni speech, come un vero e proprio manuale.
Sarai speaker ad un evento prossimamente? Invitaci, saremo felici di partecipare e fare il tifo per te!

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