Resto al Sud è un incentivo per favorire la creazione di nuove attività imprenditoriali nel Sud e Centro Italia, che prevede contributi economici fino a 200.000 euro per nuove imprese o attività. La misura è stata estesa alle persone fisiche fino a 55 anni, agli altri comuni del territorio nazionale, alle attività commerciali e alle isole minori.

Resto al Sud: finanziamenti per l’imprenditoria

Resto al Sud è un incentivo introdotto dal decreto legge n. 91 del 20 giugno 2017, che contiene un piano di interventi volti a favorire la crescita economica del Sud. Prevede una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita delle imprese nel Mezzogiorno e a favorire l’imprenditoria giovanile, attraverso l’erogazione di contributi economici, in parte a fondo perduto. La gestione della misura relativa al finanziamento di Resto al Sud è affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA, ovvero Invitalia.

Estensione della misura

Attraverso vari interventi normativi, la misura è stata estesa a più beneficiari e più territori. Vediamo nel dettaglio le novità introdotte:

  • aumento della platea dei beneficiari – la Legge di Bilancio 2021 ha esteso la platea dei beneficiari alle persone fino a 55 anni di età. La misura, inizialmente rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni, poi estesa agli under 46 e ai professionisti, è quindi aperta anche agli under 56;
  • estensione ai territori del cratere sismico – il decreto legge 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 156, ha esteso i territori in cui è fruibile il beneficio, includendo i comuni del cosiddetto cratere sismico, cioè quelli colpiti dai terremoti del 2016 e 2017;
  • estensione al commercio e alle isole minori – con il decreto legge n. 121 del 10 settembre 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2021, n. 156, il Parlamento ha deciso di estendere la misura anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord.

Territori di riferimento

L’iniziativa è attiva, quindi, per i residenti nei seguenti territori:

  • Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • Comuni del cratere sismico situati in Lazio, Marche e Umbria;
  • Isole: Campo nell’Elba; Capoliveri; Capraia; Giglio; Marciana; Marciana Marina; Ponza; Porto Azzurro; Portoferraio; Portovenere; Rio; Ventotene. Laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni; laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo; isole del lago d’Iseo: Monte Isola; isole del lago di Garda; Comacina (lago di Como); isola d’Orta – San Giulio; isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese; isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni.

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A chi è rivolto

Possono richiedere i contributi economici Resto al Sud 2021 2022 i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:

  • hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;
  • siano residenti nei territori oggetto della misura o siano disponibili a trasferirsi entro 60 giorni dall’accettazione della domanda di finanziamento (entro 120 giorni se residenti all’estero);
    non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • non siano già titolari di un’altra attività imprenditoriale in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
  • se lavoratori autonomi, non siano titolari di partita IVA, nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui si richiedono i benefici;
  • non siano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
  • abbiano costituito o intendano costituire imprese individuali o società, anche cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud. Per le imprese già costituite, la costituzione deve essere avvenuta dopo la data del 21 giugno 2017. Per le società in fase di costituzione, la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

Possono presentare domanda di finanziamento anche i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) non titolari di partita IVA nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice ATECO non identico fino alla terza cifra della classificazione delle attività economiche).

Attività ammissibili

Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono fare riferimento ad uno dei seguenti settori:

  • attività produttive nell’industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e ai privati
  • turismo;
  • commercio;
  • attività professionali (sia individuali che aziendali).

Attività agricole escluse.

Spese ammissibili

Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e servizi per la tecnologia, l’informazione e le telecomunicazioni;
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, affitti, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozione, nonché le spese per consulenze e personale dipendente.

Contributo economico

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di aziende composte da quattro soci. Per le ditte individuali, con un solo richiedente, il finanziamento massimo è di 60.000 euro.
Per sostenere la necessità di capitale circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:

15.000 euro per le imprese individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino ad un massimo di 40.000 euro per le società.
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

I benefici di Resto al Sud sono composti come segue:

  • 50% di contributo a fondo perduto;
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

Le risorse disponibili per finanziare la misura ammontano a 1 miliardo e 250 mila euro.

Come fare domanda

Chi vuole richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud può inviare una domanda online attraverso il portale web di Invitalia.
Il finanziamento Resto al Sud 2021 2022 può essere richiesto fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo.
Invitalia generalmente valuta i progetti d’impresa entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. Il processo di valutazione prevede anche un colloquio online con i candidati.

 

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