Una sintesi dei punti salienti dell’Internet Trends Report 2019, il documento che Mary Meeker redige puntualmente dal 1995: una vera enciclopedia aggiornatissima sulle novità della rete e del panorama dell’alta tecnologia

Estate: tempo di vacanze al mare, aria condizionata a palla in ufficio, gelati per pranzo, e soprattutto dell’Internet Trends Report!
Puntualmente (dal 1995!) Mary Meeker (ex Managing Director di Morgan Stanley, e ora alla guida del suo fondo di investimento Bond Capital) pubblica un corposo report che raccoglie tutti i numeri attorno allo sviluppo, adozione, fenomenologia di internet, e-commerce, device, tecnologie.
Internet Trend Report, per l’appunto.

Se vuoi scaricare l’intero report, e scorrerlo con pazienza, lo trovi qui.

Qui di seguito invece una trattazione sintetica dei punti più salienti:

  • Il 50% degli abitanti del pianeta utilizza internet, in lieve crescita (+6%) rispetto allo scorso anno. La crescita è costante, ma in rallentamento in quanto naturalmente diventa sempre più difficile raggiungere le zone più impervie, isolate o disagiate. Il 50% mi pare da una parte un numero importante, dall’altro ancora molto ridotto, considerando che potenzialmente internet entra di diritto tra i bisogni primari. C’è ancora molta strada da fare!
  • Il 15% delle vendite retail proviene da canali web. L’e-commerce non è quindi più un vezzo o una moda (ma quando mai?) ma piuttosto un consolidato canale, che dimostra anzi una crescita costante a discapito del suo fratello fisico.
  • A mio avviso una delle slide cardine dell’intero report – il Customer Acquisition Cost (CAC) è in crescita costante, talvolta superando anche il Lifetime Value (LTV) dei clienti. Ovviamente questo non è sostenibile, tanto che la Meeker suggerisce di adottare strategie “smart” e non convenzionali per abbattere il CAC e riportarsi nei numeri neri.
  • Le ore spese online (dato USA) sono in crescita costante, indovinate un po’? Sempre meno desktop, sempre più mobile. Anche se aumenta il desiderio di scollegarsi per godere di attimi di relax e ricarica – maggiore utilizzo, ma anche maggiore consapevolezza.
  • Gli investimenti pubblici e privati nel settore tech sono in forte crescita. Innovazione e nuovi business vanno di pari passo, e non solo negli USA ma anche nei paesi in via di sviluppo. Una vera crescita globale!
  • In forte crescita l’utilizzo di strumenti di ricerca e assistenza vocale, podcast, tech wearable (smartwatch, sensori, IoT). In crescita anche il business di prossimità e servizi dedicati alle relazioni a km zero (all’interno dello stesso quartiere o azienda, per esempio).
  • Una quantità immane di immagini inonda la rete quotidianamente. Grazie all’evoluzione e diffusione degli smartphone, si comunica sempre più tramite immagini e video, anche su canali dove un tempo si prediligeva il testo scritto (es. messaggistica).
  • Il gaming si erige a pilastro dell’esperienza online, grazie alla diffusione di tecnologie abilitanti e connessioni a banda larga. GaaS (Game as a Service) è un modello di business consolidato, e anzi, in espansione. Espressamente, per alcuni il gaming online sta sostituendo il tempo dedicato in precedenza ai social network. Inoltre il mondo del gaming raccoglie un considerevole numero di appassionati che segue le partite come spettatore, creando quindi un rapporto ambivalente spettatore-giocatore.
  • La mole di dati generata dalle interazioni online è mostruosa, interagire con questa quantità di dati rischia di essere simile a “bere da un idrante”, usando la metafora della Meeker. Utilizzare in modo significativo i dati richiederà sempre maggiori skill e maggior focus.
  • Contenuti di qualità, ma anche molti contenuti spazzatura. Vista la difficoltà di ripulire sistematicamente i bacini di contenuto del web, prepariamoci a convivere con una quantità di contenuti offensivi, discriminatori, illegali, o anche solo semplicemente di infima qualità.
  • L’educazione online riveste un ruolo sempre più importante, tanto che si può dire faccia ormai parte del bagaglio formativo delle nuove generazioni.
  • Circa il 60% delle società tech di maggior successo è stata fondata da immigrati di prima o seconda generazione. Ne consegue che più severe regole sull’immigrazione potrebbero danneggiare severamente l’economia statunitense.
  • HealthCare Innovation: tra i settori più impattati dall’ondata di trasformazione digitale, il mondo del farmaco e dell’health è tra quelli in primo piano. Prepariamoci a rapporti e consultazioni a distanza e gestione dello stato di salute mediante dati condivisi in rete.
  • La parte finale è interamente dedicata alla Cina: come a dire, il monopolio USA si sta trasformando in un duopolio (come anche stanno testimoniando i recenti fatti di cronaca estera)?

 

Beh, questo è quanto, in virtù per l’appunto di scrivere un articolo “di sintesi”. Prendendo un po’ di confidenza con questo report vi accorgerete che gran parte dei dati che girano da qui al giugno successivo sono estrapolati da questo report. Una vera miniera quindi! Fatene buon uso, ci aggiorniamo nel 2020! : )

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